Risultati
Bowen e H3AL inducono l’organismo, attraverso il riequilibrio dell’attività della Matrice Extracellulare, ad autoripararsi e rigenerarsi al meglio delle sue possibilità.
Ecco alcuni dei risultati che che osserviamo nella pratica:
induzione immediata di una fase vagale
riduzione dello stress ossidativo
miglioramento del tono cutaneo
miglioramento della qualità del sonno
correzione della postura, dei disturbi muscolo-scheletrici e dei disturbi articolari
riduzione importante o scomparsa di scoliosi e cifosi
ripristino della posizione corretta del coccige quando alterata, indipendentemente dall’entità dell’alterazione
attenuazione importante o scomparsa di:
fibromialgia e affaticamento cronico
sindrome del tunnel carpale
sintomi e disturbi conseguenti all’attività sportiva
disturbi dell’orecchio e del giunto temporomandibolare, incluso il click della mandibola
cattivi posizionamenti della lingua, del palato e delle arcate dentali
mal di testa ed emicrania
allergie
problemi respiratori
problemi cardiovascolari
disturbi digestivi, epatici, renali, intestinali o a carico della vescica
disturbi ormonali e dell’apparato riproduttivo
ansia, depressione, panico
monitorando mediante EEG l’attività cerebrale di un soggetto con lesioni al cervello tali da indurre crisi epilettiche e da produrre alterazioni evidenti nel tracciato elettroencefalografico, si osserva che, durante la stimolazione del soggetto con i protocolli H3AL e dopo tale stimolazione, l’attività cerebrale si normalizza, al punto che il tracciato appare normale, come quello di un soggetto sano
si osserva un netto miglioramento delle prestazioni sportive, anche nei casi di atleti che praticano sport ad alti livelli (un dato oggettivo facile da misurare è il superamento del record personale); quando si sottopone al trattamento una squadra intera, si vedono migliorare in modo significativo anche le prestazioni collettive, tanto che una squadra di calcio trattata saltuariamente nell’arco di due anni ha vinto ogni partita preceduta da un’applicazione Bowen
osserviamo che bambini con diagnosi di DSA, seguiti con i protocolli H3AL, ricominciano a leggere e a scrivere correttamente nell’arco di circa un mese
una coppia di studenti italiani che ha imparato l’inglese avvalendosi dei protocolli H3AL per 100 ore (circa sei mesi) partendo da un livello iniziale di principianti assoluti (A1), ha superato il test IELTS con un punteggio di 5.5 (equivalente al livello B2) e 6 (equivalente a un livello B2-C1): i due studenti hanno cioè appreso una lingua in 100 ore e hanno superato un test indipendente, considerato tra i più difficili e i più attendibili, ottenendo una certificazione di conoscenza di quella lingua a livello intermedio in un caso (5.5) e a livello intermedio-avanzato nell’altro (6) - vale la pena di sottolineare che la sola preparazione del test per chi già conosca l’inglese con buona od ottima competenza richiede secondo gli standard didattici correnti dalle 90 alle 120 ore
non di rado persone che svolgono lavori creativi ci segnalano un picco di creatività nei giorni immediatamente successivi al trattamento